Cerchio, quadrato, triangolo e rettangolo sono forme geometriche primitive attraverso le quali la persona, sin dai primi momenti di vita, impara a conoscere la realtà che la circonda.
Sono forme semplici, che aiutano ad orientarsi e fanno sentire a proprio agio, accompagnano l’individuo dall’infanzia e per tutto il corso della vita.
Il progetto “Ability Lab” parte da questo principio fondamentale.
La pianta, composta dall’intersezione di due forme rettangolari, si eleva con una copertura a falde a diversa inclinazione che si accompagnano e si uniscono in un quinto prospetto, che per forma e materiali chiude l’involucro in maniera omogenea.
Nei prospetti invece, entrano in gioco le altre forme geometriche: il cerchio nel prospetto Nord, il quadrato nel prospetto Est, e il triangolo in copertura.
Nella facciata principale la forma composta ed elementare di una casa ci accompagna all’ingresso e attraverso una “spina” trasparente ci invita a visitare la struttura.
Il prospetto Nord, come anticipato, gioca con la forma del cerchio: le finestre infatti compongono un disegno che ricorda il Grande Carro, le sette stelle più brillanti della costellazione dell’Orsa Maggiore, probabilmente il più antico mito a cui l’umanità faccia ancora riferimento ogni sera scrutando il cielo.
“Ability Lab” vuole assumere lo stesso ruolo di riferimento il territorio.
Il progetto del centro educativo – lavorativo per persone con abilità diverse, completamente accessibile e inclusivo, si sviluppa su due piani: al piano terra si trova la reception con i servizi, la scala e l’ascensore, percorrendo la “spina” trasparente si arriva alla sala ricreativa e alla cucina, ampi spazi dotati di tutti i locali accessori necessari a svolgere le attività ricreative e di laboratorio.
Gli spazi avranno duplice scopo di auto sostegno economico alla gestione della struttura e, cosa ancor più importante, vedranno l’inserimento lavorativo dei ragazzi in quanto saranno loro, correttamente sostenuti da professionisti qualificati, a gestirlo ed accogliere il territorio verso il quale la struttura è aperta.
La spina, se da una parte invita ad entrare nella struttura, dall’altra conduce verso gli spazi esterni che il sito offre, accompagnando la persona a vivere la memoria di quelle rovine che un tempo costituivano uno dei primi insediamenti del paese e ora delimitano spazi vivibili all’aria aperta.
Al piano primo si sviluppano gli uffici dell’associazione e le stanze dedicate all’apprendimento, più o meno difficoltoso. Di supporto si trovano i servizi, gli spogliatoi e un locale per la preparazione di eventi.
La struttura sarà in legno con un rivestimento a pannelli compositi e serramenti con triplo vetro basso emissivo, dotata di impianti completamente sostenibili e di ultima generazione. Si utilizzeranno infatti impianti radianti con pompa di calore e pannelli solari fotovoltaici, escludendo quindi l’uso di combustibili fossili. La qualità dell’aria interna sarà garantita da un impianto di ventilazione meccanica controllata e gli impianti saranno gestiti da un sistema domotico.